venerdì 9 dicembre 2011

"Mali Culturali" male argomentati



Domenica 4 Dicembre 2011 Milena Gabanelli ha dedicato l’inchiesta di apertura del suo programma alla situazione attuale dei beni culturali (il sito della Rai permette di vedere integralmente la puntata online).
Il panorama tracciato da Report è deprimente. Probabilmente il nostro paese un periodo altrettanto decadente, in materia di tutela del patrimonio culturale, non lo ha mai vissuto prima.
Report ha il grande merito di aver posto all'attenzione di un pubblico ampio, e troppo spesso mal informato, questa situazione degenerata che ormai da anni non stupisce più gli addetti ai lavori e quanti si preoccupano di seguire le sorti dei beni culturali e della storia dell'arte.
Eppure, premesso appunto che siamo grati a Milena Gabanelli per aver voluto toccare e approfondire questo argomento fondamentale, ci sentiamo comunque in dovere di muoverle una critica.
Report ha concentrato la sua indagine solo sugli aspetti meramente economici e turistici riguardanti il patrimonio culturale, escludendone quelli primari e fondativi: quelli squisitamente culturali (salvaguardia della cultura del passato e insieme impulso per nuove forme di cultura) e identitari, costituenti la coscienza nazionale e la memoria storica della nazione.
La tutela del patrimonio culturale non può avere fini puramente commerciali!
Tutto ciò non è minimamente preso in considerazione: gli avvertimenti illuminati di Settis e Daverio (che dopo aver citato Marinetti a sproposito dice una grande cosa) rimangono così inascoltati: l’esempio del castello francese coi pupazzi della bella addormentata (ridicolo!) e del “modello americano” ( e su quest’ultimo fatto a chi ha realizzato l’inchiesta sarebbe bastato leggere poche pagine dell’ Italia s.p.a di Settis per farsi venire qualche dubbio) sono la miglior dimostrazione che, alla fine dei conti, la materia storico artistica non è pane per i denti del programma di Rai3, nonostante la buona volontà e la certa buona fede.
Report critica il Tremonti della “con la cultura non si mangia”, ma in pratica rimane bene addentro al modello di pensiero tremontiano: solo così si spiega l’agghiacciante frase finale della conduttrice “sul cosa scegliere e cosa buttare” -sempre che quella della Gabanelli non fosse semplice ironia; e comunque, dopo l’altrettanto agghiacciante “sono troppi” di Galan, ex ministro dei beni culturali (e qui rimandiamo all'articolo dello scorso 16 Novembre), e dopo gli sfaceli mostrati, c’è ben poco da scherzare.
Insomma, quella di Report rimane una buona puntata, ma tutto sommato non mostra che la punta dell'iceberg della condizione disastrosa in cui ci ostiniamo a relegare la nostra cultura.

di Mario Cobuzzi e JaneLane

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